I Tribunali fanno ancora fatica ad accelerare la gestione delle procedure esecutive immobiliari, nonostante il calo delle procedure pendenti, e ciò implica che nel corso di un anno sempre meno immobili vanno all’asta più di una volta. Secondo i dati dell’ultimo report di Reviva “Scenario Aste Immobiliari 2022”, elaborato dal nostro team di data scientist, infatti nel 2022 su 125.752 lotti ben il 61,4% è andato in asta una volta, un dato che migliora leggermente rispetto al 2021, quando i lotti andata all’asta una sola volta erano il 65,3%, ma ancora minore rispetto al 59% dei lotti all’asta nel 2019. Insomma, la “macchina” burocratica è ancora troppo lenta.
Suddivisione dei lotti per asset: aumenta la componente residenziale
Dopo aver raccolto le tipologie dei lotti posti in asta, le abbiamo classificate per misurare il peso percentuale di ciascuna sul totale ed ecco quanto emerso: il 56% dei lotti sono residenziali, un dato allineato al 55,6% del 2019 e più alto rispetto al 49,5% del 2021 (anno in cui era ancora attiva la sospensione delle procedure esecutive immobiliari). Al contempo c’è stato un calo della componente non residenziale, che è passata dal 39% del 2021 al 33% del 2022.
Si tratta chiaramente di una diretta conseguenza della ripresa delle procedure sospese. Inoltre, in termini di commerciabilità degli immobili il dato è senza dubbio positivo, essendo i residenziali molto più liquidi.
Il 76,4% delle procedure sono esecuzioni immobiliari
Abbiamo visto quanti lotti sono andati all’asta una sola volta nel 2022, che tipo di immobili sono stati posti in vendita ed ora ci soffermiamo su un ulteriore dato: i numeri di lotti per tipologia. Complessivamente le esecuzioni immobiliari nel 2022 sono state 96.083 mentre le procedure concorsuali sono state 26.026 e le altre procedure di liquidazione 3.643. Per cui, la componente di esecuzioni immobiliari nel 2022 ha raggiunto il 76,4%, registrando un aumento del 4% rispetto al 72,4% dell’anno precedente e allineandosi al 76% del 2019, grazie al venir meno delle misure di sospensione durante il lockdown.
Dal momento che la maggior parte degli immobili, come abbiamo visto dai dati, vanno all’asta una sola volta nel corso di un anno, sarebbe ideale per il creditore che vengano aggiudicati subito. Di fatto ce ne sarebbero le potenzialità, perché al primo esperimento d’asta c’è una decurtazione del prezzo tale da rendere l’immobile appetibile sul mercato. In questo modo l’immobile non si svaluterebbe ulteriormente, perché l’asta non andrebbe deserta e il creditore potrebbe recuperare il credito velocemente e in maggior misura. Per raggiungere questo risultato, però, è necessario impostare una strategia di marketing finalizzata a portare a conoscenza più persone dell’immobile in asta, così da aumentare le possibilità che ci siano più offerenti interessati e tra questi l’aggiudicatario.