Il 2022 si conclude in positivo: 191.253 aste, +3% rispetto al 2021

Il valore complessivo degli immobili in asta è di 13,3 miliardi, in calo del -7% rispetto al 2021
trend aste immobiliari 2022

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Il 2022 si è concluso in positivo per le aste immobiliari: ne sono state indette 191.253, con una crescita del +3% rispetto al 2021 (185.555) e inferiore del -25% rispetto al 2019 (254.649). All’asta sono andati 125.752 immobili per un valore complessivo di 13,3 miliardi, il 7% in meno rispetto allo scorso anno. Sono questi i dati principali presentati nel report “Scenario Aste Immobiliari 2022”, frutto di una meticolosa analisi e un attento processo di normalizzazione (pulizia) dei dati delle aste pubblicate sul PVP ad opera del team di data scientists di Reviva.

Il trend delle aste immobiliari nel corso del 2022

Come emerge dal grafico sottostante, nei primi 6 mesi del 2022 il trend delle aste immobiliari è stato superiore rispetto allo stesso periodo del 2021, conseguenza della pubblicazione di nuovi esperimenti di vendita di procedure esecutive sospese durante il lockdown. Nel secondo semestre, invece, c’è stata una frenata, soprattutto nell’ultimo trimestre, effetto perlopiù di un ritardo burocratico. Ovvero, se da una parte è ripresa la vendita di procedure sospese in fase di vendita, dall’altra è stato necessario recuperare anche quelle sospese nelle fasi preliminari alla vendita (nomine professionisti, udienze etc) con conseguente rallentamento della “macchina” burocratica.

grafico trend aste immobiliari 2022

Case di cura e ospedali in vendita a prezzi più alti

Tra gli asset class gli immobili posti in vendita ad un prezzo maggiore troviamo gli ospedali e le case di cura, con un’offerta media di 1.150.634 €. A seguire gli stabilimenti balneari e gli immobili turistici/alberghieri con un’offerta media rispettivamente di 956.939 € e 927.734 €. Il valore è stato più basso per cantine (8.980 €), box e posti auto (12.848 €). Più oscillante, invece, il prezzo degli immobili residenziali che, nei primi 6 mesi del 2022 era schizzato (ne abbiamo parlato in un precedente articolo) e a fine anno ha registrato un aumento dell’1,5% rispetto al 2021 ma ancora inferiore del -25% rispetto al prezzo medio del 2019 di quasi 108 mila euro.

Il 38% delle aste è telematica

Continua, inoltre, il trend di crescita delle aste telematiche (Asincrone + Sincrone) che nel 2022 ha raggiunto il 38%, in aumento rispetto al 34% del 2021. Le aste esperite in modalità telematica infatti sono state 61.027 in asincrona telematica e 11.464 in sincrona telematica mentre 61.350 presso il venditore e 57.412 in sincrona mista. Tuttavia, se da un lato l’asta telematica si rivela vantaggiosa per chi sia impossibilitato a partecipare in presenza alla vendita, dall’altro la complessità della presentazione dell’offerta allontana alcuni offerenti, che non possono quindi partecipare all’asta.

Per risolvere questo problema e garantire un alto tasso di partecipazione all’asta con il minimo margine di errore, Reviva, leader della vivacizzazione, offre gratuitamente il supporto nella presentazione dell’offerta telematica e un’assistenza sulle aste a 360°.

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